Buongiorno, Cari Amici di Facebook, oggi parliamo di come è nato il mio racconto “Viera, Un’italiana del’23“. È stato trovato per caso nella libreria di casa, in uno scomparto a parte, nascosto tra mille carte, in un’agenda bordo’, all’interno della quale c’era un quaderno verde profilato in camoscio. Sfogliando con curiosità e cura il quaderno, mi sono ritrovata a leggere alcune righe dove si raccontava la vita di mia madre, Viera.

L’emozione di leggere mia mamma

La sorpresa di leggere alcune frasi di Viera mi ha emozionato e non riuscivo a proseguire la lettura. I ricordi del suo raccontare agli amici, parenti e a me cominciavano a farsi largo tra i miei pensieri. Giorno dopo giorno riprendevo in mano quel quaderno con le mani tremolanti per le emozioni continue che provavo e spesso mi interrompevo per l’impossibilità di proseguire la lettura.

Alla fine, il libro mi appariva un po’ corto, così ho cominciato a fare interviste a parenti, amici per approfondire alcune tematiche e cercare di rendere il libro più lungo, ho aggiunto foto in bianco e nero con le persone trattate nel libro, un disegno di mio nonno Silvestro dell’invenzione della pinza tagliafili della prima guerra mondiale.

Nonno Silvestro l’inventore

Silvestro, è stato un grande imprenditore, inventore e ha salvato alla fine della guerra mia mamma, dopo che lei aveva perso tutto, ricostruendo da una vecchia casa una nuova abitazione. Nel libro ho inserito anche i miei commenti personali di figlia minore, Paola, per dare al libro un tocco finale, particolare.

Per la cover ho scelto una foto di Viera bambina a cinque anni con il vestito della festa creato dalla sua mamma Noemi, sarta, che lei adorava e infine una dedica speciale per aver realizzato il sogno di vedere il libro pubblicato.

Spero che questa mia pillola della nascita del libro “Viera” vi sia piaciuto. Vi abbraccio e ci vediamo alla prossima pillola.