Vorrei…
La poesia, è una “lettura dei molteplici piani della realtà”[…]
Nel libro Vorrei… il pensiero di Paola Mattioli, con la poetica che la rappresenta una poetica il cui contenuto primario, la cui forma vitale sembra essere percepita dall’autrice quasi come una sorta di riflesso in versi della musica, ossia delle canzoni e dei testi dei cantautori che hanno segnato la storia della musica italiana tra gli anni ‘70/80. […]
Prima parte
La caratteristica della prima sezione del libro Vorrei… è infatti quella di delineare l’immagine di Paola bambina e ragazza, fatta da lei stessa più o meno consapevolmente – perché ci sono dei testi che sembrano dettati alla penna dell’autrice da una voce esterna, da una voce altra che le impone di parlare, di rivelarsi, e poi vedremo quali sono – l’immagine, dicevamo, di una creatura fragile, ingenua che accarezza la vita e sogna di poterla “vivere/attimo per attimo”, l’immagine di colei che ricorda “pensieri tristi e vuoti/amori da dimenticare”, l’immagine di una vita che assomiglia “all’onda del mare/come il fruscio di una gonna di seta”, l’immagine di chi cerca “una terra/dove il silenzio è profondo/dove c’è la pace nell’aria”. Come vedete sono sensazioni che ci trasportano in una dimensione di leggerezza, di impalpabilità.[…]
Seconda parte
Il primo testo della seconda parte della raccolta Vorrei… la Mattioli si apre con il distico “Del mio passato non so nulla, nulla/niente voglio sapere” … e questi versi ci danno l’idea, continuando poi nella lettura della poesia, di come – ma questo accade spesso in poesia, il poeta sovente si confronta col passare del tempo, combatte con il tempo, cerca di relazionarsi con questo elemento alla sua maniera […]
Questa seconda parte di Vorrei…,l’autrice è anche caratterizzata dall’amore, un amore aspettato, cercato, raggiunto, e forse smarrito di nuovo. Un amore fatto di una miscellanea di dolore e sorriso, e ancora di silenzio, e ancora di musica.[…]
E del resto l’arte è creazione, comunicazione. In Vorrei… l’arte vive di silenzi e il silenzio è presente nella poesia, così come ci dimostra anche quella della Mattioli: dietro le parole scritte stanno nascosti i pensieri del poeta, dietro i testi di Paola stanno nascosti i suoi silenzi.
Cinzia Demi
[Estratto dalla prefazione di Cinzia Demi]